In un soleggiato pomeriggio di aprile le volontarie e i ragazzi e le ragazze dell’Associazione Articolo 34 hanno organizzato una visita alla mostra fotografica di Robert Doisneau (1912-1994), al Museo della Grafica di Pisa.
Durante la visita, ammirando le foto esposte, abbiamo capito come lo scopo dell’artista francese, fosse quello di cogliere l’attimo.
Senza chiedere a nessuno di mettersi in posa, Doisneu registra una Parigi dai mille volti, si interessa ai dettagli, alle piccole cose che danno quel “non so che” in più alla vita e che ti fanno inevitabilmente sorridere. Foto divertenti e brillanti, ma anche romantiche, ci hanno permesso di immergerci nella Parigi della prima metà del secolo scorso, scegliendo ognuno la propria foto preferita.
La mostra ci è sembrata molto fruibile, le immagini arrivano direttamente al nostro cervello e al nostro cuore, e tutti noi siamo rimasti affascinati dallo stile diretto dell’artista.
Dopo essere stati alla mostra ci siamo incamminati verso piazza Santa Caterina per godere della giornata primaverile prendendo un gelato tutti insieme; la serata si è conclusa tra musica e crêpes. Dopo un anno di lavoro intenso a scuola, un pomeriggio di relax ci voleva proprio!
Unire il divertimento alla cultura è uno dei modi principali per sensibilizzare noi stessi alla bellezza; le occasioni di incontro, anche al di fuori del contesto prettamente scolastico, sono necessarie allo sviluppo della persona, poiché permettono di avere una visione a tutto tondo della realtà che ci circonda, di avere esempi di diverso tipo e di scegliere quello che più ci piace, che più si avvicina più al nostro sé Ideale e che ci fa stare bene con noi stessi e con gli altri.
Doisneau ci fa riflettere dicendo:
“Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili,
dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere.
Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere”
Possiamo essere promotori di questo tipo mondo partendo dalle piccole cose della vita, come faceva Doisneau nelle sue foto, stando attenti ai dettagli, alle sfumature. Partecipare alla costruzione di un mondo gentile è possibile, basta iniziare da noi stessi, dal tipo relazioni che vogliamo avere con gli altri. Quando abbiamo realmente la volontà di conoscere l’altro, nel profondo e di essere gentili con lui, tutto diventa più facile e i muri spariscono, capiamo che ognuno è quello che è per la propria storia e che le sue esperienze lo rendono unico; la bellezza sta anche nelle cicatrici e in ciò che ci rende diversi.
Doisneu dice anche:
“Vi spiego come mi prende la voglia di fare fotografia. Spesso è la continuazione di un sogno. Mi sveglio un mattino con una straordinaria voglia di vedere, di vivere. Allora devo andare. Ma non troppo lontano, perché se si lascia passare del tempo l’entusiasmo, il bisogno, la voglia di fare svaniscono. Non credo che si possa vedere intensamente più di due ore al giorno”
Il nostro desiderio e il nostro augurio è che ognuno di noi, in cose differenti, possa essere spinto ad agire con questo entusiasmo almeno una volta nella vita!
ph. Dania Gennai